I 5 vantaggi di lavorare in gruppo

La capacità di lavorare in gruppo è un’abilità preziosa come l’oro e una delle più richieste sul mercato.

Quando penso alle caratteristiche delle persone che sanno lavorare in gruppo mi viene in mente un momento storico in cui un gruppo di amici – grazie al loro progetto di lavoro – hanno contribuito a cambiare il mondo.

Nella metà del diciottesimo secolo Parigi era la capitale europea della cultura. Gli intellettuali dell’epoca amavano riunirsi a degustare granite e sorbetti nel Café più antico della ville lumière, probabilmente il più antico d’Europa.

Mi riferisco al Café Le Procope fondato da un siciliano, Francesco Procopio dei Coltelli, nel 1680. Tra queste menti, alcune erano impegnate in un progetto con un obiettivo comune: Denis Diderot, Jean Jacques Rousseau, Voltaire e Jean Baptiste Le Ronde d’Alembert. Il progetto di lavoro si chiamava l’Encyclopédie Francaise.

Mentre i cucchiai poggiavano sulla sfoglia caramellosa e croccante di una splendida crème brûlée – la cui vista e il cui profumo caricavano di attesa le loro papille gustative pronte ad esplodere come l’assolo di batteria di Phil Collins in In the air tonight – la luce dell’illuminismo brillava sui calamai di vetro intinti da penne d’oca.
Penne che, come dei machete, tagliavano l’oscurante selva dell’ignoranza per far strada alla cultura e alla conoscenza.

La storia della nascita dell’enciclopedia mi affascina perché contiene tutti gli elementi principali di un buon teamwork. Lavorare in gruppo è, oggi come allora, fondamentale per raggiungere obiettivi ambiziosi e troppo grandi per una persona sola.

“Nessuno di noi è intelligente come tutti noi.”

Ken Blanchard

5 vantaggi del lavorare bene in gruppo

 

1. Condivisione delle conoscenze e delle abilità (knowledge sharing)

Lavorando in gruppo i talenti si fondono in un crogiuolo di conoscenze da cui emerge una sapienza maggiore. Paradossalmente maggiore della somma delle sapienze dei singoli.

Infatti chi conosce un argomento può trasmetterlo all’altro e viceversa. Un buon gruppo esalta le capacità individuali attraverso una comunicazione efficace e una corretta divisione dei compiti. L’obiettivo comune stimola la creatività.

In questi casi la comunicazione e l’abilità del leader sono alla base di un’ottimizzazione delle caratteristiche individuali dei membri del team.

Ad esempio, ti è mai capitato di avere nel tuo gruppo di lavoro un bastian contrario? Quello che brucia sul nascere qualsiasi idea piccola o grande? Quello che trova sempre una ragione per cui le tue idee possano non funzionare?

Di solito lo si vorrebbe crocifisso in sala mensa, senza rendersi conto che in realtà è una delle persone che, quando è gestito al meglio, può portare il valore più grande.

 

2. Metodologia di lavoro chiara e focus rivolto al risultato

Se, quando si lavora da soli, si può perdere il focus presi dalle attività quotidiane, quando si lavora in team e il leader è “sul pezzo”, ciò accade meno facilmente.

I ragazzi dell’enciclopedia, anche per via della novità e vastità dell’opera, trovarono non poche difficoltà nell’organizzare al meglio il metodo giusto per redigerla, ma grazie al lavoro di gruppo trovarono diverse soluzioni che fecero scuola. Tra le altre:

  • La decisione di prediligere l’aspetto pratico all’erudizione.
  • L’utilizzo di collegamenti ipertestuali che permettevano di personalizzare, in base ai propri interessi, il percorso formativo del lettore.

(Alla fine anche per gli illuministi l’idea di leggere tutti i 27 volumi era abbastanza… fuori dal tempo!)

 

3. Efficienza

Nel linguaggio parlato si tende spesso a usare come sinonimi i termini di efficienza ed efficacia. In realtà se per efficacia si intende la capacità di raggiungere l’obiettivo, per efficienza intendiamo la capacità di raggiungere l’obiettivo nella maniera più semplice, funzionale e meno dispendiosa.

Uno dei criteri alla base della Programmazione Neuro Linguistica è l’eleganza matematica, ovvero raggiungere il massimo risultato con il numero minimo di passi.

Richard Bandler ripete sempre che è compito di un buon piennellista trovare strategie sempre più semplici e veloci (eleganti) per ottenere i risultati. Anche quando quelle attuali funzionano già bene. Questo è progresso.

Un buon teamwork ha, tra i suoi vantaggi, la ricerca dell’efficienza. Il che lo rende dinamico e pronto a trovare sempre strategie migliori e crescere di conseguenza.

“Squadra che vince, si cambia”

Livio Sgarbi

 

4. Coraggio di prendersi dei rischi

Immagina di essere convinto di un’idea, così fiero e appassionato che decidi di investirci da solo tutto te stesso e le tue risorse per portarla avanti con il rischio di poter perdere tutto.
Come Ferruccio Lamborghini, quando voleva montare la frizione dei suoi trattori su una supercar e fu sbattuto fuori dalla porta da un Enzo Ferrari poco in vena di cerimonie.

Certo egli ristrutturò l’accaduto come il momento giusto per creare la sua auto. Ad ogni modo la situazione è parecchio sfidante vero? È facile che, a fronte dell’idea di finire sotto un ponte, una persona inizi a scendere a compromessi e decida di soddisfare i bi-sogni invece di seguire i propri sogni di serie A offuscando la lampadina del genio.

Un gruppo di lavoro invece, affronta meglio psicologicamente e concretamente i rischi. La stessa enciclopedia fu rallentata da censure della chiesa e attacchi ai suoi componenti. Ma, se venne alla luce integra nel suo spirito, fu proprio grazie al fatto di non dipendere da una sola persona.

 

5. Flessibilità

Sì lo so… se hai tra i 25 e i 40 anni, questa parola – riferita al lavoro – può farti accapponare la pelle molto più della sigla di Profondo Rosso che risuona in un ascensore guasto e buio in cui sei chiuso in compagnia di Marilyn Manson e Stephen King in una notte di venerdì 17.

Se la ripuliamo dalla recente accezione e la rendiamo scevra dal precariato, la flessibilità può assumere significati più utili.

“Ogni ciriveddu è un cocciu i ranu”

“Ogni mente è un chicco di mais”

(Proverbio calabrese)

Questo concetto sta ad indicare che spesso è difficile trovare l’accordo fra le parti. Tuttavia un solo chicco di mais è troppo poco per una buona insalata o qualsivoglia culinario utilizzo.

In un gruppo di lavoro venirsi incontro e imparare a essere flessibili amalgama le opinioni, crea l’ambiente e la giusta alchimia affinché il frutto del teamwork possa essere più flessibile alle esigenze di tutti e quindi fruibile da più soggetti.

Oggi viene implementata la mia idea e tu ti allinei, domani probabilmente viceversa. Come ripete sempre Tony Robbins: la flessibilità è potere!

Non mi resta che augurati un buonissimo lavoro in team e fammi sapere quanti di questi vantaggi hai sperimentato.

 

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