Come superare paura e ansia in un periodo di crisi

«Sarà politica della nostra nazione di considerare ogni missile nucleare lanciato da Cuba contro qualsiasi nazione dell’emisfero occidentale come un attacco dell’URSS contro gli USA, attacco che comporterà una piena rappresaglia contro l’URSS» – John Fitzgerald Kennedy 35° Presidente USA

«I dirigenti degli USA devono comprendere che i tempi sono del tutto mutati. Soltanto dei pazzi insistono su una politica da posizioni di forza e ritengono che questa politica avrà successo» – POLITBURO UNIONE SOVIETICA

 

È sorprendente pensare come queste dichiarazioni stiano compiendo, nel momento in cui scrivo, ben 55 anni.

Ciò che hai letto è infatti tratto dalle affermazioni che i vertici di USA-URSS rilasciavano nell’ottobre 1962 quando, per tredici giorni, il mondo trattenne il respiro sotto la minaccia di una guerra nucleare che avrebbe potuto significare la fine dello stesso.

Gli attori cambiano, gli anni passano, ma oggi come allora siamo spesso bombardati da notizie che infondono nei nostri animi paura e ansia. Le immagini dei TG urlanti ci scaricano addosso crisi morali, sociali, nucleari ed economiche.

Pare di essere sempre più accerchiati in un anello che diventa sempre più soffocante. Spinti a isolarci, chiuderci in noi stessi, rifiutare l’altro e ingabbiarci in una sicurezza posticcia.

“La paura è un sentimento potente che, puoi scommetterci, ti annerisce il cuore; prenderà la tua anima colma di Dio e la riempirà di diavoli e polvere”

 

Bruce Springsteen

 

Con questo articolo voglio stimolarti a fare breccia in questo muro utilizzando le risorse che hai per imparare a gestire i tuoi stati d’animo e usarli per essere davvero libero.

Questo non è un invito a ignorare i problemi che il nostro meraviglioso mondo sta affrontando. Tuttavia finché ti concentri su di essi, la tua capacità di dare anche il più piccolo contributo alla costruzione di un mondo migliore sarà davvero minima.

Qualcuno potrebbe pensare: “Eh sì, cosa posso fare io rispetto alla potenza dei grandi del pianeta?”

Mi permetto di suggerirti di non sottovalutare mai la grandezza di ogni singolo essere umano e ricorda, anche la capacità nel nostro piccolo di donare una sorriso o compiere un gesto gentile verso un estraneo, può causare una catena di eventi molto più potente di quanto pensi.

Paura e ansia: impara a conoscerle

Il primo passo per capire come superare paura e ansia è rendersi conto che sono risultati che creiamo noi. Non capitano, le facciamo. Si tratta della nostra biochimica.

Pensa a una situazione che solitamente ti genera paura o ansia: non è forse vero che già ora puoi prevedere che, se ti troverai in quella situazione in futuro, ti sentirai a disagio? Potremmo chiamarla addirittura pianificazione 🙂 Allora vediamo come pianificare in modo più intelligente.

Innanzitutto il meccanismo base che genera l’ansia può essere produttivo. Ci pre-occupiamo, cioè ci occupiamo prima di ciò che potrebbe accadere dopo. E tutto sommato non c’è nulla di male in questo processo se utilizzato bene.

Pensare a ciò che potrebbe accadere nel futuro infatti ci aiuta a concentrarci in maniera utile sui potenziali problemi, analizzarli e cercare una soluzione. Tuttavia, se non controlliamo i passaggi della nostra mente e non ci focalizziamo verso la soluzione facendoci le domande giuste, i pensieri rischiano di scorrere incontrollati. Iniziamo a essere sopraffatti da immagini negative, prevedere tragedie e asspettarci il peggio. Tutto ciò porta a un senso di impotenza che genera, appunto, ansia.

È come la potenza prodotta dalla corrente di un fiume. Quando essa viene veicolata e gestita può trasformarsi in energia elettrica o canali di irrigazione. Quando è abbandonata a una piena sfrenata la sua natura positiva può rilevarsi distruttiva.

Il primo passo è quindi prendere la consapevolezza dei propri pensieri. Come spiega bene Daniel Goleman nel libro Intelligenza emotiva, è importante rendersi conto che la nostra mente impara di continuo e diventa molto brava a fare ciò per cui si allena. Quando la alleniamo a sovraccaricarsi di pensieri, ansie e paure essa diventa molto brava a riprodurle velocemente e spesso.

 

Se non puoi evitare l’ansia, gestiscila!

Proprio per i motivi di cui sopra, in alcune situazioni, è estremamente complesso per la nostra mente evitare di far nascere preoccupazioni, paure e agitazioni.

In particolare alcune parole con le quali veniamo anche superficialmente a contatto, possono provocare effetti profondi nella nostra biochimica. Quando recepiamo un’informazione, in particolare se proviene da una fonte per noi attendibile (media, modelli di ruolo, ecc.) – magari corredata da uno straccio di motivazione presunta – il Sistema 1 del nostro cervello (definizione che il premio Nobel Daniel Kanheman dà a quei processi mentali che operano automaticamente, senza valutazione e senza sforzo) prende il sopravvento.

Quello che possiamo fare, come spiego al PNL Practitioner, è appunto prendere consapevolezza di questi processi e fermarci non appena comprendiamo che ci stanno portando fuori pista, creando invece una strada alternativa più efficace.

Strategia rapida ed efficace da applicare in quei momenti: il tuo corpo può aiutarti. Fai un respiro profondo, cambia la postura mettendoti in una posizione di certezza e infine focalizzati sul pensiero originario chiedendoti: «Cosa posso fare io per influenzare questa situazione?»

In questo modo il pensiero diventa efficace ed è il primo passo verso la tua soluzione.

Esempio: «L’ha detto la TV, quindi è così».

Una delle chiavi dell’evoluzione intellettuale dell’essere umano è da sempre stata la capacità di avere uno spirito critico utilizzando quello che, in questo caso, Kanheman definisce il Sistema 2. Tradotto in pratica – e quindi in PNL – questo significa…

«Ok potrebbe essere anche così. Ma se non lo fosse? È sempre vero ciò che dicono in TV? Possono avere altre motivazioni per darci queste notizie in questo modo (tipo aumentare lo share)?

Semplici domande come queste possono permetterti di fermare lo scorrere incontrollato dei pensieri. È come se rigassimo il disco che sta suonando una canzone poco utile per noi e ripartissimo scratchando i problemi e cambiando musica.

Quindi, domanda per te: vuoi che la tua vita sia una di quelle feste poco interessanti in cui qualcuno mette la musica che non ti piace e tu sei costretto comunque ad ascoltarla, oppure ti piace di più l’idea di metterti dietro la consolle che gestisce i tuoi pensieri per scegliere quali suonare più spesso e come alzarne o abbassarne il volume?

Se decidi per la seconda opzione ti suggerisco di fare come i leader di quei famosi 13 giorni di Cuba. Utilizza il cervello per trovare soluzioni utili. Scegli di liberarti dal sequestro emozionale che la paura rappresenta.

Se vuoi farlo con me, ti aspetto al nostro prossimo corso PNL Practitioner nel quale imparerai le tecniche più avanzate provenienti direttamente dal fondatore della Programmazione Neuro Linguistica.

“Sapete che penso di quei guerrafondai? Che hanno una grande fortuna. Se facessimo quello che dicono, nessuno sopravvivrebbe per dimostrare che avevano torto” 

 

Bruce Greenwood nel ruolo di John Fitzgerald Kennedy dal film “Thirteen days”.

Come superare paura e ansia in un periodo di crisi

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